La serranda tagliafuoco è un dispositivo di sicurezza fondamentale in diversi contesti, soprattutto in campo alberghiero.
Necessaria ad impedire la propagazione delle fiamme, le serrande tagliafuoco sono parte integrante del corredo di sicurezza di ogni struttura, risultando spesso obbligatoria, come il maniglione antipanico.
In questo articolo del Punto Sicurezza scoprirai tutto quello che devi sapere sulla serranda tagliafuoco e il suo funzionamento.
Cos’è la serranda tagliafuoco?
Gli impianti di ventilazione e condizionamento rappresentano uno dei punti critici in caso di incendio.
La conformazione di queste strutture e il passaggio continuo d’aria possono fornire un rapido accesso alle fiamme, accelerando notevolmente la propagazione di un focolaio.
La serranda tagliafuoco è un dispositivo capace di impedire questo fenomeno, chiudendo tutte le possibili vie d’accesso.
Questa tipologia di sistema di sicurezza trova posto in prese d’aria interne ed esterne, oltre che tutti i canali presenti.
L’obiettivo delle serrande tagliafuoco è mantenere inalterate le capacità protettive di:
- Resistenza;
- Emissione;
- Isolamento.
Queste 3 caratteristiche vengono riassunte con la dicitura REI.
Per comprendere meglio le serrande tagliafuoco e cosa sono, è importante conoscerne il funzionamento.
Continua a leggere per saperne di più a riguardo.
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Tipologie di serranda tagliafuoco e funzionamento
In commercio si trovano diverse tipologie di serranda tagliafuoco, possiamo dividere questi dispositivi in due macro categorie:
- A ghigliottina: dotate di una serranda che si chiude attraverso un pannello scorrevole;
- A farfalla: il movimento si basa su due pale che si muovono ruotando su un asse fisso, come le ali di una farfalla.
Entrambe queste varianti si basano su un meccanismo tanto semplice, quanto efficace.
Le lame della serranda restano aperte per garantire il corretto afflusso d’aria ma, in caso di emergenza, si richiudono istantaneamente, bloccando l’eventuale passaggio delle fiamme.
Il sistema di chiusura può essere basato su un tirante a molla pretensionata o un servomotore elettrico. Tutti i modelli sono accomunati dalla presenza di un sensore che aziona il movimento ad un temperatura di circa 72 ° C.
In base alle esigenze dell’impianto, si può scegliere tra una serranda tagliafuoco rettangolare o circolare, potendo contare su modelli con diametro differente.
Prima di scegliere il modello più adatto, è importante conoscere la normativa in merito a questa tipologia di dispositivi antincendio.
Continua a leggere per conoscere tutte le informazioni a riguardo.
Dove è obbligatoria la serranda tagliafuoco?
Inizialmente regolamentate dalle normative UNI-EN 13501-3 e UNI-EN 1366-2, oggi le serrande tagliafuoco devono rispettare i più elevati standard in termini di performance isolanti.
Dal 2012, le normative europee sono confluite nella legislazione italiana, costituendo di fatto le uniche varianti installabili in Italia.
La serranda tagliafuoco è obbligatoria in tutte le strutture in cui è prevista la compartimentazione antincendio tra due locali, come un hotel.
Oltre agli edifici alberghieri, la serranda tagliafuoco è fondamentale in:
- Discoteche;
- Strutture ospedaliere;
- Mense scolastiche.
Tutti i modelli a norma devono garantire una classe di resistenza al fuoco minima EI 120. Per la classe REI, si oscilla tra 90 e 180. Il valore di riferimento da tenere in considerazione è il medesimo della parete su cui avviene l’installazione.
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