Casco DPI, protezione in cantiere

casco DPI cantiere

Il casco DPI è uno dei dispositivi fondamentali per garantire la protezione in cantiere e in diversi contesti lavorativi.

Spesso sottovalutato, il casco mette al riparo di diverse tipologie di rischio, proteggendo l’operazione in numerose situazioni pericolose.

In commercio si trovano diverse tipologie di elmetto, ognuno sviluppato per una mansione specifica.

Il grado di protezione è certificato da norme europee, le quali vanno rispettate per garantire l’omologazione del prodotto.

In questo articolo del Punto Sicurezza scoprirai tutto quello che devi sapere sul casco DPI e le sue caratteristiche.

Cos’è il casco DPI?

Si tratta di una particolare tipologia di copricapo, mirata a proteggere la parte superiore della testa dell’operatore.

A differenza dei comuni caschetti, le varianti a norma devono garantire il giusto grado di protezione in caso di caduta di oggetti.

Sono 2 le componenti essenziali in un casco DPI:

  1. Calotta;
  2. Bardatura.

Queste devono essere realizzate in materiali resistenti e durevoli, per offrire una protezione costante nel tempo.

In base alla tipologia di operazione da eseguire, il datore di lavoro può dotare il suo team di un corredo di indumenti protettivi da lavoro specifici, tra cui il casco stesso.

Le caratteristiche degli elmetti da lavoro sono riassunte sulle etichette apposite, le quali devono recare la marcatura CE, obbligatoria per legge.

Continua a leggere per conoscere tutte le informazioni che troverai sull’etichetta dei DPI casco.

Quali informazioni devono esserci sull’etichetta di un elmetto DPI?

La marcatura CE comprende tutte le caratteristiche tecniche che garantiscono il giusto grado di protezione all’operatore.

Per essere completa e veritiera, la marcatura CE a norma, deve riportare le seguenti informazioni:

  • Numero normativa di riferimento;
  • Nome del fabbricante;
  • Anno e trimestre di produzione;
  • Tipologia di casco;
  • Taglia, in cm;
  • Materiale utilizzato.

Queste informazioni sono obbligatorie per legge. Inoltre, l’etichetta che accompagna questi DPI deve fornire diversi dati, tra cui quelli relativi alla scadenza dell’elmetto di protezione.

Nello specifico, l’etichetta deve riportare:

  • Dati del fabbricante;
  • Informazioni su manutenzione, utilizzo e pulizia del DPI;
  • Sigle dei requisiti facoltativi;
  • Lista di accessori e parti di ricambio compatibili;
  • Limiti di utilizzo;
  • Informazioni sulla scadenza dei caschi di protezione;
  • Consigli su imballaggio e trasporto del dispositivo.

Le normative che regolamentano i DPI casco suddividono questi dispositivi in diverse categorie, scopri le principali nei prossimi paragrafi.

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indumenti protettivi da lavoro

Le caratteristiche del casco per la protezione della testa EN 397

Il modello più utilizzato e diffuso è sicuramente il casco DPI EN 397. Questa tipologia di elmetto fornisce un buon grado di protezione e presenta le seguenti caratteristiche:

  • Design privo di spigoli;
  • Assorbe l’urto provocato dalla caduta di un oggetto di 5 Kg da un 1 metro di altezza;
  • Resiste alla penetrazione di un oggetto appuntito da 3 Kg in caduta da 1 metro di altezza;
  • È ignifugo nella funzione di non incendiarsi dopo 5 secondi di esposizioni alle fiamme;
  • Si sgancia facilmente, anche in caso di impigliamento o sollevamento.

Qualora fossero necessarie maggiori prestazioni, in termini di resistenza, la norma EN 14052 certifica elmetti capaci di assorbire cadute di oggetti più pesanti, oltre a sostenere urti che provocherebbero lesioni cerebrali o fratture del cranio.

Oltre ai modelli più performanti, in diversi contesti può essere richiesto un grado di protezione minore. Scopri di quale casco DPI si tratta nel prossimo paragrafo.

Il DPI casco antiurto EN 812

La normativa EN 812 certifica i cosiddetti caschi antiurto. Questa tipologia di elmetto fornisce protezione da urti con oggetti non in movimento.

Per ottenere la certificazione, un casco EN 812 deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • Dotare una bardatura regolabile;
  • Assenza di sporgenze o spigoli;
  • Presentare cuciture a prova di abrasione.

Per assolvere al suo compito, questo tipo di casco provvede a distribuire l’energia del colpo ricevuto su tutta la sua superficie.

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