L’edilizia libera rappresenta quella categoria di interventi edilizi che possono essere realizzati senza la necessità di ottenere permessi o autorizzazioni specifiche.
Tra questi interventi, un ruolo di rilievo è svolto dalle vetrate panoramiche.
Ma quali sono le normative che regolamentano l’installazione di vetrate panoramiche nell’edilizia libera? In questo articolo del Punto Sicurezza, ti forniremo una guida dettagliata.
Vetrate panoramiche: caratteristiche e tipologie
Le vetrate panoramiche, note anche come vetrate VEPA, sono strutture in vetro che permettono una vista ampia e ininterrotta sull’esterno.
Queste vetrate possono essere fisse o amovibili, a seconda delle esigenze. Le vetrate panoramiche italiane sono rinomate per la loro qualità e design.
Le vetrate panoramiche possono essere di diverse tipologie:
- fisse: sono installate in modo permanente e non possono essere aperte o chiuse;
- scorrevoli: possono essere aperte o chiuse scorrendo lungo un binario;
- pieghevoli: sono composte da pannelli di vetro che possono essere piegati per aprire o chiudere la vetrata.
Ora che abbiamo capito cosa sono le vetrate panoramiche, passiamo a esaminare la normativa che le riguarda nell’edilizia libera.
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Normativa delle vetrate panoramiche nell’edilizia libera
Con la conversione in legge del decreto Aiuti bis (Dl 115/2022), dal 22 settembre scorso le cosiddette vetrate panoramiche amovibili (VEPA) rientrano in edilizia libera.
Questo, però, non mette al riparo da contestazioni sul fronte condominiale in quanto è sempre presente la questione del decoro architettonico della facciata, tutelato dall’articolo 1120 del Codice civile.
La regola è che sia il condominio che il singolo condomino che considerino penalizzato il decoro possono andare in tribunale e chiedere la rimozione del manufatto.
Quindi, anche se l’installazione di VEPA non va autorizzata dal condominio, è bene muoversi con cautela.
Sul fronte amministrativo, la legge prevede, che le Vepa possono rientrare in edilizia libera, laddove soddisfino una serie di condizioni: alcune di queste, però, non sono di facile interpretazione.
Tra le condizioni previste per l’installazione di vetrate panoramiche nell’edilizia libera, troviamo:
- le vetrate devono favorire una naturale microaerazione;
- devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche.
Ora che abbiamo esaminato la normativa, passiamo a discutere le detrazioni fiscali attualmente in vigore per l’installazione di vetrate panoramiche.
Detrazioni fiscali per le vetrate panoramiche
Ad inizio febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato un parere positivo sulla detraibilità al 50% delle vetrate panoramiche.
Ecco alcuni punti chiave da ricordare sulle detrazioni per le vetrate panoramiche:
- il vetro antisfondamento necessario per usufruire della detrazione deve ricadere nelle classi 1B1/UNI EN 12600 e P2A/UNI EN 356;
- il bonus è valido solo per vetrate che costituiscono barriera all’ingresso in casa. In questa categoria rientrano dunque balconi, loggiati, portici, pergotende addossate all’abitazione. Sono esclusi gazebi, dehor e pergole indipendenti;
- l’IVA sarà sempre agevolata al 10%, anche nel caso di nuova installazione.
In conclusione, l’installazione di vetrate panoramiche nell’edilizia libera è un’operazione che, se condotta nel rispetto della normativa vigente, può portare a significativi benefici, sia in termini di miglioramento della qualità abitativa, sia in termini di detrazioni fiscali.
Se desideri ulteriori informazioni o hai bisogno di assistenza per l’installazione di vetrate panoramiche, non esitare a contattare il Punto Sicurezza. I nostri esperti saranno lieti di aiutarti anche dandoti preziosi consigli sulla manutenzione degli infissi.